Una voglia repressa è diventata realtà
Ciao mi chiamo Alberto e sono marito di Carmen, io ho 49 anni, lei qualcuno in meno, 41 e ci piace scopare, lo ammetto, senza porci limiti, il sesso per noi è scoperta reciproca e liberazione dai problemi quotidiani. Da anni mia moglie, durante le nostre scopate, raccontandoci reciprocamente, per eccitarci, le nostre fantasie, mi diceva che si eccitava spesso immaginando un cazzo nero che la penetrava e la scopava facendola urlare dal piacere.
Un giorno le chiesi se davvero avrebbe voluto prendere dentro di lei un cazzo nero enorme, una di quelle aste che, a volte, guardavamo assieme nei siti di video porno gratis per masturbarci assieme prima di una scopata.
Lei me lo confermò: sì, avrebbe voluto provare, almeno una volta nella vita, cosa voglia dire essere sfondata da un africano o da un afro americano con quelle mazze enormi e il pensiero mi girò per diverso tempo in testa.
Colsi la palla al balzo il giorno in cui lessi un’inserzione nel reparto “cuckold” di un sito per incontri sessuali; un ragazzo di colore del Senegal si offriva gratuitamente per scopare donne bianche.
Gi scrissi e dopo solo due ore lui mi rispose che avrebbe accettato il mio invito a venirci a trovare a casa.
Cosi fu.
Gi scrissi e dopo solo due ore lui mi rispose che avrebbe accettato il mio invito a venirci a trovare a casa.
Cosi fu.
Alle sette di sera il ragazzo suonò il campanello, mia moglie era informata anche se all’inizio mi diede del pazzo, ma la vidi prepararsi con cura all’incontro, contento che aveva alla fine accettato di porre un fine al desiderio represso e scoparsi finalmente il suo nero.
All’inizio l’imbarazzo sembrava non conducesse a nulla sino a quando il ragazzo si portò alle spalle di Carmen e iniziò ad abbracciarla strofinandole sulla gamba il suo cazzo che si confermò più tardi davvero grosso.
All’inizio l’imbarazzo sembrava non conducesse a nulla sino a quando il ragazzo si portò alle spalle di Carmen e iniziò ad abbracciarla strofinandole sulla gamba il suo cazzo che si confermò più tardi davvero grosso.
Finalmente il cazzo nero dentro mia moglie
Carmen si girò e iniziò a strusciarsi sul ragazzo a sua volta, lo massaggiava sulla patta del jeans attillato, gli estrasse l’enorme mazza nera e iniziò a succhiargliela per quello che con la sua bocca e gola riusciva a ingoiare.
Dopodiché lo portò in camera quasi presa da un raptus, la vista di quel cazzo così grande le fece dimenticare anche la mia presenza, esisteva solo il suo desiderio e lo voleva rendere realtà.
Si tolse il vestito e rimase solamente con un paio di sandali neri con un tacco decisamente lungo e si sdraiò sul letto.
Il ragazzo iniziò a massaggiarla con foga, succhiandole i capezzoli oramai al massimo del turgore, aprendole la passera con la sua grande mano, infilandole dentro un paio di dita per far sì che si umidificasse per bene.
Si tolse il vestito e rimase solamente con un paio di sandali neri con un tacco decisamente lungo e si sdraiò sul letto.
Il ragazzo iniziò a massaggiarla con foga, succhiandole i capezzoli oramai al massimo del turgore, aprendole la passera con la sua grande mano, infilandole dentro un paio di dita per far sì che si umidificasse per bene.
Nel frattempo Carmen lo tirò a sè per baciarlo: non aveva solamente un cazzo di notevoli dimensioni, era anche un bel ragazzo, e io, discretamente, mi masturbavo in disparte.
Carmen non ne poteva più e chiese al ragazzo di colore di montarla: lui non se lo fece ripetere due volte e, spogliandosi definitivamente, iniziò a infilarle lentamente prima la cappella, poi, poco alla volta, l’intera asta scopandola lentamente.
Carmen mi guardava, si leccava le labbra, mugugnava parole sconnesse dovute al forte stimolo di quel membro davvero di estrema lunghezza e, chiudendo gli occhi, lo implorò di scoparla più velocemente.
Carmen non ne poteva più e chiese al ragazzo di colore di montarla: lui non se lo fece ripetere due volte e, spogliandosi definitivamente, iniziò a infilarle lentamente prima la cappella, poi, poco alla volta, l’intera asta scopandola lentamente.
Carmen mi guardava, si leccava le labbra, mugugnava parole sconnesse dovute al forte stimolo di quel membro davvero di estrema lunghezza e, chiudendo gli occhi, lo implorò di scoparla più velocemente.
Il ragazzo la afferrò per i tacchi per avere una presa più stabile e iniziò a stantuffarla sempre più velocemente.
Dalle spalle vedevo che l’asta non entrava del tutto, avrebbe potuto inserire ancora più cazzo e Carmen glielo chiese implorandolo. Non si fece ripetere la supplica e la penetrò definitivamente, fermandosi, lasciando che mia moglie si godesse quell’asta grossa e lunga nella sua figa mentre il ragazzo le infilava la lingua in bocca scopandola con un bacio mentre, lentamente, iniziava di nuovo a scoparla sempre più veloce mentre mia moglie mi tirò a sé succhiandomi il cazzo.
Il ragazzo le chiese se poteva venirle dentro, Carmen prende la pillola quindi non aveva problemi a lasciarsi inondare da un lungo schizzo urlando di piacere assieme al suo maschio per una notte.
Confesso che anche io non trattenni l’orgasmo e le venni in bocca.
Confesso che anche io non trattenni l’orgasmo e le venni in bocca.
Quel ragazzo?
Ora è un nostro caro amico …